Non amo scrivere di serie televisive, sit-com o telefilm.. ma questa volta faró un’eccezione. Sicuramente avrete sentito parlare di Mr. Robot, ma se così non fosse, vi basterà arrivare alla fine di questo articolo per saperne di più.
Ho iniziato a vederlo qualche settimana fa, arrivata a Londra per migliorare il mio “discutibile” inglese, incuriosita dal fatto che vedevo questa serie televisiva pubblicizzata ovunque.
Non staró qui a raccontarvi la trama, né a parlarvi dell’eccellente interpretazione di Rami Malek, anche perché rovinerei l’effetto sorpresa a chi deciderà di iniziare a vederlo. Inoltre sta andando in onda la seconda serie e quindi ci saranno sicuramente tantissimi colpi di scena.
Ma per parlare del messaggio evidente che trasmette questo personaggio, basta vedere anche solo le prime tre puntate. Eh si.. perché Mr. Robot é un diverso, e questo è subito sotto gli occhi di tutti. Ma è altrettanto palese come questa sua diversità venga sempre vissuta come qualcosa di assolutamente positivo, ciò che lo rende unico, la sua essenza.
Non fraintendete, ovviamente i vari problemi e i difetti che ha non sono esattamente un premio alla lotteria… eppure io non cambierei nulla. Lui è perfetto così, e anche gli altri personaggi sembrano accorgersene e accettarlo per quello che è.
“Diversity is a Gift” sembra voler ribadire per tutto il tempo questo capolavoro. Proprio oggi, che sembra così difficile educare alla diversità, così complicato accettare l’altro soprattutto se diverso da noi, per sesso, colore, nazionalità o addirittura scelte politiche e religiose.
E poi.. tocca anche il tema della malattia mentale, con una normalità che rende quasi impossibile distinguere quando finisce l’uomo e quando inizia la sua malattia. La discriminazione per questi disturbi é ancora molto evidente, eppure nei confronti di Elliot no!
E non è un caso che io scriva questo articolo adesso, proprio ora che sta terminando anche la mia bellissima esperienza a Londra, perché se c’è una cosa che stare qui, anche se per poco tempo, mi ha insegnato, è apprezzare proprio chi non mi somiglia, la bellezza di sentire storie sempre nuove e imparare a conoscere persone diverse, da me e tra di loro.
Tutto questo mi ha già arricchito. È stato, appunto, un Dono!