Primavera, oggi, 20 marzo 2016, l’equinozio. Evento astronomico che inaugura la stagione primaverile. Evento anche straordinario, dato che l’equinozio di primavera solitamente arriva il 21 marzo di ogni anno, ed anche per comodità ed abitudine si ritiene che il cambio stagione si verifichi ogni 3 mesi esatti. Così non è, le stagioni non sono determinate per convenzione, bensì da un evento astronomico preciso che capita quattro volte l’anno (due equinozi e due solstizi). Quest’anno abbiamo avuto l’arrivo della primavera più precoce dal 1896, anche grazie al fatto che stiamo vivendo un anno bisestile. Questa mattina alle 5.30 infatti il sole ha attraversato uno dei due punti nella sfera celeste, in cui l’eclittica e l’equatore si intersecano (il punto vernale – equinozio di primavera).
Occorrerà farci l’abitudine a questa nuova data comunque, perché fino a marzo 2020 la primavera inizierà il 20, e tornerà a cominciare il 21 marzo solo dal 2102 in poi. Ed ora che succederà? Da domani il terminatore, ovvero la linea immaginaria che divide la zona d’ombra da quella illuminata del nostro pianeta, collegherà i due poli terrestri e apparirà verticale. Per cui, detto in parole spicciole, avremo più luce e più calore (nel nostro emisfero settentrionale, a differenza dell’altro emisfero meridionale), fino a settembre. Quindi l’inizio della bella stagione, in attesa dell’estate.
E’ opportuno precisare che stiamo parlando di stagioni astronomiche, perché esistono anche le stagioni meteorologiche, quelle che iniziano in anticipo di circa 20 giorni rispetto ad equinozi e solstizi, ed hanno arco temporale di tre mesi. Queste ultime stagioni indicano i periodi in cui si verificano le variazioni climatiche annuali.
Comunicato ciò, se il vostro interesse era semplicemente quello di avere informazioni sul cambio stagione, ecco servito il prossimo, che coinciderà con il solstizio d’estate, per cui con l’arrivo della sempre attesa estate, che avverrà la sera del prossimo 20 giugno 2016 (ricordandoci sempre l’orario di Greenwich, aggiungere un’ora in più per l’Italia).