Da poco ci siamo lasciati alle spalle le abbuffate delle varie feste e queste belle giornate ci portano subito a pensare a ferie, mare, sole e .. si anche la prova costume.
È infatti provato che il periodo in cui le palestre si riempono e i piatti si svuotano è proprio questo. Ma niente paura perché oggi vi svelo un’arma segreta da usare durante la dieta: la pasta shirataki.
L’origine
Gli Shirataki sono degli spaghetti senza glutine nè carboidrati con un bassissimo apporto calorico ed un ottimo contenuto di fibre. E’ una pasta speciale che viene ricavata dall’importante radice di konjac, per questo oltre a shirataki potrete trovarla tra gli scaffali con il nome di pasta di konjac.
Il konjac è una radice che assomiglia a una grossa barbabietola che arriva a pesare fino a 4 kg e viene utilizzata nell’alimentazione tradizionale giapponese da più di 2000 anni, in forma grezza o come prodotto raffinato. Consumata in Indonesia e in Giappone come verdura, cresce in alta montagna, dove l’aria e il suolo sono protetti dall’inquinamento. E’ altamente nutriente, e soprattutto contiene glucomannano, quasi un 10% di proteina grezza, 16 diversi tipi di aminoacidi e minerali come calcio, fosforo, ferro, zinco, manganese, cromo e rame, e gli stessi giapponesi, come dar loro torto, l’hanno denominata “la purificazione del sangue”.
Benefici per la salute
La pasta shirataki ha 10 calorie per 100 grammi, lo so, è questo che spinge molti a provarla.
E ben venga perché in realtà dietro il basso apporto calorico, si nascondono degli importanti benefici per la salute su cui oggi vorrei che vi soffermaste.
Le sue principali proprietà derivano dalla presenza del glucomannano, che viene già utilizzato in numerosi integratori con funzione dimagrante, proprio perchè considerato un rimedio naturale che ripulisce e disintossica il corpo senza incidere sulla naturale assunzione di sali minerali e oligoelementi. Sono proprio le caratteristiche di assorbimento dei liquidi e la viscosità di questa fibra che la rendono capace di mantenere l’intestino pulito, favorendo la motilità ed aiutando ad eliminare le scorie dannose per la salute.
Inoltre il glucomannano è stato oggetto di molte ricerche in varie universita’ del mondo e di pubblicazioni sulle principali riviste scientifiche internazionali, proprio riguardo la sua funzione di regolatore del colesterolo. In particolare, uno studio del 2008 della University of Connecticut ha osservato come pochi grammi al giorno di glucomannano puro per quattro settimane portino alla riduzione del livello di colesterolo del 10% e di altri trigliceridi del 23%. Essendo un importante fonte di fibre idrosolubili, è provato che il glucomannano aiuta quindi ad abbassare il colesterolo e a tenerlo sotto controllo.
Dove la trovo?
La pasta shirataki è ormai in gran voga anche in Italia, quindi la potrete reperire con facilità nei supermercati ben forniti, nel reparto dei cibi etnici o asiatici e degli alimenti dietetici ma anche direttamente nei negozi di alimenti orientali, in erboristeria e nei negozi di prodotti biologici. Se volete andare sul sicuro online la scelta è molto ampia:
Da precisare che potete trovare la pasta di konjak in due forme:
la forma umida (10 Kcal per 100 gr), in cui la pasta è immersa in vaschette contenenti acqua ed andrà semplicemente sciacquata (un po’ di volte), scolata e successivamente condita; e la forma (che vi consiglio) secca (20 kcal per 100 gr), che invece va reidratata in acqua bollente per circa 7-10 minuti, scolata e poi saltata in padella con il sugo di condimento prescelto.
E non pensate di trovare solo spaghetti, potrete sbizzarrirvi con varie forme: riso, fettuccine, sedanini e spaghettini.
Chiaramente particolare attenzione va posta proprio alla scelta dei condimenti: per fare in modo che il vostro piatto mantenga un basso apporto calorico è meglio orientarsi su verdure crude tagliate a cubetti e condite con un filo d’olio extravergine o con del succo di limone, oppure utilizzare ortaggi di stagione cotti al vapore.
E’ importante ricordare come gli shirataki di Konjac, per la loro composizione, sono adatti a qualunque regime alimentare, da chi vuole dimagrire, ai vegani e a chi è intollerante a glutine e lattosio.
C’è di più: la ricetta per farla in casa
Oltre a trovarli già pronti, se avete voglia di sperimentare, potete preparare, nella vostra cucina, gli shirataki.
Vi propongo una ricetta semplice con tre ingredienti:
500 ml di acqua
25 g di farina di Konjac
1 pizzico di solfato di calcio
Far scaldare l’acqua di una pentola fino a 60-70°C, aggiungete il solfato di calcio e a questo punto stemperate per bene. Successivamente aggiungete, facendo attenzione a non formare grumi, la farina di Konjac e portate a ebollizione girando continuamente e raschiando i bordi.
Una volta in ebollizione, girate ancora per qualche minuto e poi spegnete fuoco, distendete l’impasto sul piano di lavoro infarinato e iniziate a porzionarlo.
Per semplificare le cose la prima volta, potete anche tagliarli in un formato diverso, come piccoli rombi o gnocchetti, e le volte successive passate al taglio a spaghetto.
A questo punto non vi resta che buttarla in acqua bollente per 7-10 minuti, scolarla, condirla e il gioco è fatto!