La vaccinazione ha cambiato profondamente la storia della medicina imponendosi quale presidio fondamentale per la riduzione della mortalità e morbosità di svariate malattie infettive. L’impiego dello strumento vaccinale ha portato a successi davvero eclatanti come la scomparsa del vaiolo (dichiarato eradicato l’8 maggio 1980 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS) e della poliomielite (dichiarata, dall’OMS, eliminata in Europa dal giugno del 2002).
Eppure, sui mass media continuano a circolare notizie di dubbio valore riguardo al tema delle vaccinazioni, senza aver dato spesso la possibilità ad autorità mediche o scientifiche riconosciute di verificare e/o almeno commentare le informazioni proposte al pubblico.
Tutto ciò ha determinato l’insorgenza di pregiudizi infondati e leggende metropolitane contro le quali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le altre maggiori istituzioni del settore medico-scientifico di ogni Paese, portano avanti ormai da tempo campagne di corretta informazione e sensibilizzazione.
L’OMS ha affermato più volte che non è affatto vero che i vaccini possano esser considerati causa di autismo. Dagli innumerevoli studi scientifici condotti non emerge alcun dato relativo ad un possibile nesso tra vaccini ed autismo. L’unico studio che riportava un legame tra vaccino MPR (contro morbillo-parotite-rosolia) ed autismo si è rivelato gravemente sbagliato ed il suo stesso autore è stato radiato dall’Ordine dei Medici nel maggio 2010.
Non è nemmeno vero che le infezioni naturali conferiscano una protezione migliore delle vaccinazioni. L’infezione naturale da morbillo provoca l’encefalite in 1 su 1000 bambini infettati e può portare addirittura alla morte in 2 casi su 1000. Al contrario, la vaccinazione MPR (morbillo, parotite e rosolia) può determinare reazioni allergiche gravi solo in 1 su 2.000.000 di individui vaccinati.
Un altro falso mito da sfatare, soprattutto tra i genitori dei bambini che devono sottoporsi alla loro prima vaccinazione, è l’idea che tanti vaccini possano sopraffare e indebolire il sistema immunitario, specialmente se somministrati con un’unica puntura. Fin dalla nascita, incontriamo migliaia di virus e batteri producendo anticorpi contro di essi. Negli anni 80 si iniettavano più di 3000 antigeni per vaccinare contro 7 malattie ( difterite, polio, tetano, pertosse, morbillo, parotite, rosolia). Oggi, invece, grazie ai progressi della scienza, iniettiamo solo 150 antigeni per vaccinare contro 14 malattie ( alle precedenti 7 si sono aggiunte l’emofilo, l’epatite b, varicella, pneumococco, meningococco b e c, rotavirus).
Roba davvero da poco per il nostro sistema immunitario, abituato a combattere numeri molto più elevati di antigeni virali e batterici.
Non basterebbero ancora cento pagine per continuare ad elencare e a smontare, pezzo per pezzo, tutte le bufale inventate in rete o costruite ad arte alla tv, riguardanti il tanto amato-odiato tema dei vaccini. Però ogni piccola voce, ogni piccolo, umile, imperfetto articolo come questo, può e deve provare a regalare un pò di luce, un pò di chiarezza su un argomento così importante, servendosi ovviamente di fonti scientifiche accreditate e sicure. Perché, come diceva lo scrittore statunitense Nathaniel Hawthorne “dai principi si deduce la possibilità, ma la verità e le certezze si ottengono solo dai fatti”.
Vacciniamoci quindi consapevoli di proteggere noi e gli altri (grazie alla cosiddetta “herd immunity o immunità di gregge) .
Vacciniamoci perché la medicina ci ha offerto un’arma imprescindibilmente utile e soprattutto scientificamente testata nella lotta contro diverse malattie infettive ed alcune tipologie di tumori.
Vacciniamoci perché prendersi cura della propria salute in maniera attiva significa essere padroni della propria vita e trasmettere questo messaggio ai propri figli è un dono di amore unico ed inimitabile.