Adolphe Sax è l’inventore, come richiama il nome, del sassofono.
Google lo ha ricordato ieri con un doodle: nella pagina principale del motore di ricerca campeggiava, infatti, un’illustrazione di Adolphe Sax con uno dei suoi strumenti, nell’anniversario di 201 anni dalla nascita.
Ma chi era davvero Sax?
Per tutti, l’inventore del sax. Per chi lo conosce bene, un autentico genio: a lui si devono la maggior parte delle invenzioni, in campo strumentale, soprattutto dei vari modelli di sax, in diverse tonalità.
A 15 anni partecipò a un concorso con due flauti e un clarinetto che aveva costruito lui stesso.
Dopo gli studi al conservatorio di Bruxelles, cominciò a sperimentare la costruzione di nuovi strumenti: a 24 anni brevettò un nuovo tipo di clarinetto basso, nel 1844 a Parigi presentò dei bugle, delle trombe naturali, da lui modificate, che in inglese presero il nome di saxhorns.
Nello stesso periodo inventò poi anche la saxotromba e il clarinette-bourdon, un prototipo del clarinetto contrabbasso.
Fu poi la volta dal sopranino, del subcontrabbasso e, nel 1876, su richiesta di Wagner, della tuba wagneriana.
Perchè il sax? Perchè, racconta l’inventore nei suoi scritti, serviva uno strumento intenso, ma duttile.
È ormai storia, quella della musica, infatti, l’utilizzo del sax in moltissimi generi musicali.
Perché frequentare Platone, diceva Emil Cioran, quando un sassofono può farci intravedere altrettanto bene un altro mondo?