Le malattie di origine allergica sembrano aumentare rapidamente: circa un bambino su tre, prima dell’undicesimo anno di età, presenta sintomi di asma e circa il 10% degli adulti soffre di eczema ed emicrania mentre circa un individuo su cinque è affetto da rinite allergica.
Gli allergeni, le sostanze che provocano tutti i tipi di allergia, sono minuscole particelle presenti nell’ambiente o negli alimenti che l’organismo considera estranee e potenzialmente pericolose e alle quali risponde con un esercito di anticorpi immesso nel circolo sanguigno o nei tessuti.
Le reazioni sono individuali ed inoltre possono variare d’intensità: da una semplice congestione nasale e starnuti, causati da una leggera rinite, a reazioni più gravi.
Le sostanze che possono provocare una reazione allergica sono numerosissime. Tra queste possiamo citare i pollini, le polveri, le muffe, i coloranti, i saponi che entrano a contatto con l’organismo attraverso la pelle come le mucose del naso, degli occhi e delle vie respiratorie oppure attraverso l’ingestione degli alimenti.
La Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC), guidata dal Prof. Giorgio Walter Canonica, ha istituito una task force, il cui responsabile è il Prof. Vincenzo Patella, sui cambiamenti climatici e ambientali. Il risultato è un decalogo, uno strumento indispensabile per fissare quali sono i consigli più importanti per ridurre la presenza nell’aria dei pollini.
Se n’è parlato durante il congresso Highlights, a Genova, nell’appuntamento annuale patrocinato dall’Italian Network in Allergy, Immunology & Asthm, dalla Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC), dalla Società Italiana di Medicina Respiratoria (SIMER), dall’Ordine dei medici di Genova e dall’Università degli Studi di Genova. Chairmen di Highlights in Allergy and Respiratory Diseases è il Prof. Giorgio Walter Canonica della Allergy & Respiratory Diseases, DIMI, Genoa University, IRCCS – A.O.U.- San Martino- IST, coadiuvato da Fulvio Braido e Giovanni Passalacqua.
In seguito leggerete i consigli che la SIAAIC ci propone di seguire per proteggere la nostra salute:
1. Preferire piante entomofile, che affidano agli insetti l’impollinazione e producono minori quantità di polline e non anemofile che affidano al vento la propagazione del polline (es. betulla, cipresso e ulivo);
2. Piantare alberi e arbusti che fioriscono in estate o inverno e non in primavera per avere un impatto minore (es. gelsomino, camelia, erica, etc.);
3. Effettuare la potatura delle siepi prima della fioritura e prima della emissione del polline;
4.Falciare i prati prima della fioritura e dell’emissione del polline;
5. Seguire il calendario pollinico per praticare gli sfalci delle graminacee che sono altamente allergeniche;
6. Diserbare le aree endemiche per l’ambrosia (area padana);
7. Predisporre la falciatura e gestione del verde nelle ore notturne e nelle giornate poco ventilate;
8. Bonificare i luoghi di aggregazione da specie arboree, arbustive e prative allergizzanti;
9. Bonificare i luoghi pubblici da piante responsabili di dermatiti allergiche (margherite e crisantemi,ortica ,parietaria);
10. Consultare la mappe delle aree climatiche per il monitoraggio delle concentrazioni dei pollini prima di predisporre eventi pubblici.
A questo punto è importante concludere dicendo che gli specialisti sconsigliano l’assunzione di antistaminici che possono provocare sonnolenza. Meglio ricorrere a prodotti come la bilastina, una molecola di ultima generazione che non provoca sonnolenza e non ha effetti tossici sul cuore.
Non danneggiamo il nostro organismo!