Il 27 ottobre è partita all’Ospedale San Raffaele di Milano, la sperimentazione di una cura eziologica di questa forma di demenza senile che mira a colpire direttamente una delle cause della patologia: la presenza di depositi anomali di proteine a livello cerebrale che, aggregandosi tra loro, alterano le comunicazioni tra le sinapsi provocando la morte dei neuroni. Una terapia contro l’Alzheimer che agisca stimolando l’azione delle “cellule spazzino” del cervello contro le placche cerebrali all’origine della malattia. L’idea di fondo è ridurre o eliminare tali ammassi proteici potenziando il sistema di smaltimento dei rifiuti del cervello. Il nuovo trattamento si propone infatti di ricreare, attraverso la somministrazione di un anticorpo, una situazione di “pericolo” che spinga le cellule immunitarie ad intervenire contro tali ammassi di proteine nocivi, mantenendo così “pulite” le strutture cerebrali.
L’Alzheimer è una patologia degenerativa del sistema nervoso che porta al progressivo annullamento della sfera cognitiva, della memoria, dell’orientamento, fino a interessare anche la sfera motoria. In Italia sono circa 800.000 le persone affette da questa patologia, ma il numero è destinato ad aumentare con all’allungamento della vita media. Si tratta infatti di una malattia legata all’età, che ha il suo picco di incidenza intorno ai 65 anni. Allo stato attuale esistono solo trattamenti in grado di alleviare i sintomi e rallentare la progressione della patologia, ma non di guarire. La sperimentazione riguarda,però, solo le fasi iniziali dell’Alzheimer, dove il danno non è ancora ad uno stadio avanzato.
Il trial verrà sperimentato su un campione di pazienti volontari che continueranno a sottoporsi, in parallelo, anche a una normale terapia sintomatica. Il 50% di loro riceverà il farmaco, l’altra metà un placebo. Dopo un anno e mezzo di terapia si riconoscerà chi ha effettivamente assunto il farmaco, ma alla fine del trial, il 100% dei pazienti coinvolti dovrà aver assunto il farmaco. I risultati si avranno dopo due anni.