Settimana politica intensa, culminata parzialmente domenica scorsa. E finalmente dopo gli exit poll e le proiezioni arrivano i dati, i numeri ufficiali. Diversi politologi ed analisti politici hanno da più parti spiegato che è difficile interpretare subito il risultato delle elezioni e dei partiti politici. Proviamo invece a leggere ed analizzare le statistiche.
Il Partito Democratico, nonostante diverse spaccature interne ed un segretario nazionale in forte calo di consenso, riesce ad accaparrarsi al primo turno più di 800 comuni andati al voto su 1.363 totali (nei 21 comuni con più di 15.000 abitanti che hanno eletto domenica il proprio Sindaco, 11 sono del PD, tra cui Salerno e Cagliari). La colazione di centro destra, Forza Italia, Lega Nord -Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e Nuovo Centro Destra (da considerarsi al momento, visti gli apparentamenti locali, nell’area di centro destra nonostante abbia diversi ministri e sottosegretari nel governo Renzi) ha tenuto botta e si è confermata principale antagonista al centro sinistra. Ha vinto subito in 6 comuni, conquistando anche un capoluogo di provincia, Cosenza. Ed infine, nell’anomalo “tripolarismo” italiano si inserisce senza ombra di dubbio il Movimento 5 Stelle. Analizzando i suoi numeri si evince ancora una certa difficoltà nelle amministrative. I grillini non riescono ad avere quel consenso forte delle politiche nazionali. Al primo turno non hanno vinto in nessun grande comune, “solamente” in 4 sotto i 15.000 abitanti.
Scarsa presenza, per i penta stellati, anche nei ballottaggi, dove sono presenti in 19 comuni (partendo in testa da 6 comuni, tra cui comunque Roma) su 156 totali. Il centro destra riesce invece a raggiungere 54 ballottaggi (in testa al primo turno in 25 comuni) ed il PD i restanti 83 risultando primo in 47 enti locali.
Vediamo adesso le coalizioni ed i partiti come sono andati, tenendo presente che nei comuni si affiancano spesso molte liste civiche “esterne” per così dire ai partiti (almeno nella teoria). Un dato importante lo traiamo dallo studio dell’Istituto Cattaneo che ha preso in considerazione i voti di 19 comuni capoluogo di provincia, lasciando i 6 restanti perché hanno terminato troppo tardi lo spoglio. Ed ecco che a livello “nazionale” il centro sinistra (PD) ha ottenuto il 34,3%, la coalizione del centro destra il 29,5% ed il Movimento 5 stelle il 21,4%. Seguendo questo conteggio, rispetto alle politiche del 2013, il risultato più ampio lo ha ottenuto il centro destra che ha recuperato ben 4 punti percentuali, mentre i 5 stelle ne hanno persi 4. Il dato del centro sinistra rimane più o meno invariato e costante.