Bere un bicchiere di vino o di birra permette di parlare meglio l’inglese. O il fiammingo. O il francese. O qualunque altra seconda lingua. Ebbene sì, uno studio condotto da un team di ricercatori olandesi e inglesi ha scoperto che gli ubriaconi seriali hanno ragione, bere aumenta la nostra scioltezza con una lingua straniera.
Lo studio è stato pubblicato su Journal of Psychopharmacology .
L’esperimento è stato fatto su 50 studenti tedeschi iscritti ai corsi dell’Università di Maastricht nei Paesi Bassi, vicino al confine con la Germania. Avevano passato da poco un esame di fiammingo perché alcuni dei loro corsi sono stati erogati in lingua olandese. Ad ogni soggetto è stato chiesto di parlare con un interlocutore olandese per alcuni minuti. Prima della chiacchierata, a 25 è stata data acqua , all’altra metà bevande alcoliche.
Le conversazioni sono state registrate e poi annotate da due olandesi nativi che non erano a conoscenza di quali persone avessero consumato alcool. I partecipanti sono stati anche invitati a valutare le proprie prestazioni.
I bevitori di alcool, a conversazione finita, hanno detto di non ritenere di aver parlato in fiammingo chissà quanto bene. Eppure, se la sarebbero cavata molto meglio dei bevitori d’acqua, secondo le persone olandesi che hanno ascoltato le registrazioni. Nel complesso, le valutazioni per la grammatica, il vocabolario e l’argomentazione erano simili tra i gruppi, ma i bevitori di alcool hanno parlato con una migliore pronuncia e con più velocità.
Gli autori della ricerca sottolineano che la dose di alcol testata nello studio era bassa e che i livelli più elevati di consumo potrebbero non avere questi effetti benefici. “Dopotutto – si legge nella relazione scientifica – bere troppo può avere esattamente l’effetto opposto di una lingua fluente facendo fare un discorso sconnesso anche in lingua madre”.