Più che un virus è un’allergia quella che porta sempre più italiani a non pagare le bollette. Stando all’ultima indagine condotta dal portale Facile.it sono almeno 1 milione gli utenti che non pagano la bolletta di telefonia residenziale o Internet.
Un dato sconcertante che potrebbe essere dovuto a più motivi: indigenza, problemi di fatturazione, contenziosi, etc.
Cosa accade a chi non salda il conto della bolletta?
Se molti possono immaginare quali siano le conseguenze di questo gesto, quello che non tutti sanno è che, smettendo di pagare la bolletta, il moroso rischia di finire nella black list dell’operatore telefonico e, nel caso in cui volesse stipulare in futuro un nuovo contratto, la compagnia potrebbe rifiutarsi di farlo.
Ogni azienda ha la propria “lista nera”; questo significa che una persona può risultare cattivo pagatore per una compagnia e non per l’altra. Attenzione però perché alcuni provider possono arrivare a negare il contratto anche qualora solo un componente del nucleo famigliare sia stato segnalato in passato.
Come fare per uscire dalle black list della compagnia telefonica?
Se si è finiti nella black list dell’operatore la soluzione è una sola; saldando le bollette arretrate, maggiorate dagli interessi, si può tornare “puliti”. Le tempistiche variano da gestore a gestore, ma potrebbero non essere brevissime ed è bene considerare che alcune compagnie potrebbero comunque decidere di lasciare il cliente nella black list aziendale dei soggetti con cui non si vuole avere più rapporti.
A fine 2015 il Garante per la Privacy ha dato il suo benestare alla realizzazione di un database condiviso e accessibile a tutte le compagnie telefoniche, il S.I.Mo.I.Tel., nel quale potranno essere iscritti tutti quei “clienti seriali” che intenzionalmente non pagano bollette per un valore complessivo di 150 euro. Quando il registro entrerà in attività, i cosiddetti “turisti telefonici” avranno certamente vita dura.