Il caffè ultimamente è stato al centro dell’attenzione dopo le ultime dichiarazioni dell’OMS.
La paura che esso possa finire nella lista nera è tutt’altro che tramontata ma almeno dopo lo studio pubblicato dalla Harvard University possiamo stare più tranquilli.
Lo studio ha dimostrato che il caffè, sostanza bioattiva, possa avere un ruolo chiave nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, morbo di Parkinson e malattie neurologiche.
I dati provengono infatti da circa 160.000 donne e da 40.000 uomini che sono stati seguiti per un arco temporale di 30 anni.
Il caffè è una sostanza antiossidante con proprietà antinfiammatorie sistemiche e riduce l’insulino resistenza, ha una funzione allosterica positiva nella mobilitazione dei lipidi promuovendo l’utilizzazione dei grassi come substrato energetico (effetto dimagrante) e infine ha anche un ruolo antidepressivo.
In attesa dei risultati dall’OMS circa la sua presunta tossicità, mi sento di aggiungere che probabilmente lo studio verterà più che sul caffè come prodotto finito sui trattamenti ai quali viene sottoposto il chicco come la tostatura e poi la successiva preparazione in tazza nella quale il caffè può bruciarsi trasformandosi in sostanza cancerogena.
Quindi stiamo attenti a bere del buon caffè e stare alla larga dalle confezioni a prezzi stracciati, se un 1kg di caffè costa in certi casi 30 euro e un altro ne costa 2 euro un motivo ci sarà e la qualità, come sempre, si paga!
Almeno per oggi un motivo in più, e più che valido, per non farne a meno!