Dopo 184 giorni di spettacoli, manifestazioni, incontri, convegni tematici e con oltre 21 milioni di visitatori in totale, si è conclusa ieri sera l’esposizione universale di natura non commerciale organizzata dall’Italia con sede a Milano. Expo Milano 2015 è stato un evento mondiale ricco di emozioni che ha dato visibilità alla creatività ed all’innovazione nel settore dell’alimentazione, evidenziando il diritto ad una alimentazione sicura, sana, ma soprattutto sufficiente per tutto il pianeta.
Cerimonia di chiusura affidata al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha sottolineato l’importanza di questa esposizione universale per il nostro Paese e la fondamentale tematica trattata nel corso dei sei mesi che ha lanciato un segnale a tutto il pianeta: “Combattere la fame e la sete vuol dire pace”. Dopo è stato il turno del commissario Giuseppe Sala, emozionato ed accolto calorosamente dal pubblico presente, che dopo aver ringraziato gli addetti ai lavori ed i volontari ha concluso affermando: “abbiamo conquistato il mondo”.
Ed a questo punto cosa succederà ? L’albero della vita resterà a Rho, l’Angola si è aggiudicato il premio come miglior padiglione, e le altre 54 mastodontiche strutture che fine faranno ? La Svizzera trasformerà i suoi padiglioni in serre urbane ubicate in quattro cantoni elvetici. Il padiglione Don Bosco diverrà centro giovanile in Ucraina, mentre la struttura della Coca-Cola resterà a Milano diventando un centro sportivo. Gli alberi del padiglione austriaco saranno ripiantati in una foresta nei pressi di Bolzano, le colonne del Vietnam saranno donate alla Liguria, più precisamente al comune di Alassio.
Le strutture rimanenti saranno messe in vendita all’asta, totalmente o parzialmente. Altre ancora saranno demolite del tutto, come ad esempio Cina, Germania, Spagna. Questi Paesi dovranno comunque, come imposto dalle regole Expo Milano 2015, riciclare le parti in legno e quelle in ferro dei loro padiglioni.