Ognuno sceglie il proprio capodanno. Come ben si sa gli ultimi giorni di dicembre portano molto stress ed indecisione sul luogo dell’eventuale veglione da trascorrere insieme con parenti o amici. Ogni anno i dubbi assalgono tutti gli euforici partecipanti. Capodanni privati, feste in discoteca o ville, concerti di piazza, giocate a carte. Insomma varie possibilità per festeggiare insieme l’arrivo del nuovo anno.
Però in giro per il mondo non si trovano sempre le stesse cose da fare, culture e tradizioni diverse impongono riti diversi.
Ad esempio a Shangai, i cinesi, sono soliti nello scrivere auguri poetici con desideri che poi appendono ovunque, in particolar modo sugli alberi. In Tibet invece, quando cade il primo dell’anno (tra gennaio e marzo) i monaci si mascherano e si travestono per scacciare gli spiriti maligni. In Romania, in alcuni villaggi, i ragazzi indossano costumi rappresentanti capre, la mascherata delle capre.
La capra, simbolo di fortuna e ricchezza (certamente non la penserà così Vittorio Sgarbi), viene raffigurata su dei bastoni e ballerà insieme ad altri personaggi fino alla sua morte. Fino a che non rinasce per tornare a vivere. In Giappone invece è usanza annunciare il nuovo anno con 108 colpi di gong, insomma non semplice per chi è vicino al battitore e non indossa tappi per le orecchie.
In Mongolia il nuovo anno lunare viene salutato con gare di lotta tradizionale. Sicuramente un rito importante, ma meglio non andare nel loro Paese per trascorrere il capodanno. In Perù il nuovo anno inca arriva il 24 giugno e li i cittadini lo festeggiano con una particolare danza.
Gli abitanti camminano portando in alto le loro offerte destinate al Sole. In Nepal (nuovo anno a metà aprile) è usanza il piercing facciale, gesto di sacrificio in onore del Dio Shiva. Anche in Thailandia il capodanno ricorre in aprile, e lo si festeggia gettandosi addosso litri d’acqua.
Inizio dell’anno bello fresco. Giusto ricordare anche che in Etiopia sono qualche anno indietro, dato che loro osservano il calendario copto.
Basti pensare che da loro il nuovo millennio è arrivato l’11 settembre 2007. L’importante, comunque, è che sia arrivato.