Il mercato dei farmaci illegali nel nostro Paese ha prodotto un giro d’affari stimato dai Carabinieri dell’AIFA in 21,6 milioni di dollari.
Commercializzati sul web, i farmaci sono spesso molto simili agli originali, eppure la confezione è contraffatta.
I crimini più diffusi nel black pharma sono il commercio di prodotti privi di autorizzazione, la ricettazione e incauto acquisto di medicinali; la violazione delle norme sul doping sportivo, e l’acquisto online di farmaci ad azione stupefacente o psicotropa.
Dalle indagini è emerso che le cure illegali più trafficate sono quelle per la disfunzione erettile (circa 60% del totale) ma nel mirino del crimine ci sono anche medicinale oncologici, antidepressivi e antiepilettici.
SITI WEB ILLEGALI – I siti web legalmente autorizzati alla vendita di farmaci online “sono meno dell’1% e sono ad oggi 500 i siti chiusi con server in Italia; il 99% dei farmaci che circolano online sono di qualità dubbia, con grandi rischi per chi li acquista“. Lo ha affermato il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Mario Melazzini, intervenendo ad un incontro sulla falsificazione dei farmaci.
Solo nel 2016, ha rilevato, “sono state sequestrate 344.615 unità di medicinali, anche cosiddetti integratori che contenevano in realtà sostanze e principi attivi pericolosi“. Nel 2017, invece, con la sola operazione Pangea 10 sono state sequestrate 90mila unità di medicinali e dispositivi medici illegali o falsificati. Dal 2013, ha concluso, “esiste inoltre un database-banca dati sui furti dei medicinali, per registrare tutti i furti sul territorio e nelle varie fasi del percorso di un farmaco“.