Gik è il vino blu spagnolo prodotto da un’impresa basca, che ha trovato molte porte chiuse sia in Spagna che nel resto dell’Europa. Eppure in Oriente è un vero successone, accompagnando sempre più spesso i piatti a base di riso e pesce.
Era il 2016 quando una start up di giovani imprenditori di Bilbao ha prodotto e lanciato sul mercato il vino blu, che ha chiamato Gik. “Volevamo un nome che non significasse nulla, poche lettere messe in fila per puro piacere sonoro- ha dichiarato Aritz Lopez, uno degli ideatori del prodotto – Non diciamo come, dove , con che cosa e quando berlo. Gik è come la nostra generazione, non è un vino che ha bisogno di invecchiare in una botte, o di avere un nome che ne elogi le qualità e la provenienza, rompe con tutto“.
La bevanda è ottenuta da un blend di uve bianche e rosse, provenienti da vigneti intorno Navarra, La Rioja e Saragozza. Tra le varietà di uva utilizzate ci sono Ayren, Syrah e Garnacha, alle quali dopo la fermentazione vengono aggiunte le antiocianine che sono dei pigmenti ricavati dalla buccia degli acini rossi che, unite ad un altro pigmento di origine naturale, rendono Gik blu. Ed è proprio a causa del colore, che Gik non è riconosciuto come vino né dalla Spagna né dall’Unione Europea e non è commerciabile come tale.
Nel Febbraio 2017 la start up è stata multata dal ministero dell’agricoltura basco. Gik è stato quindi inserito nella categoria “altre bevande alcoliche“. La bassa gradazione (11,5%) e il suo sapore fresco e dolce piacciono però ai consumatori, soprattutto in Giappone, Corea del Sud, Cina e Brasile. Le vendite online crescono e i creatori di Gik pensano di arrivare anche al mercato statunitense.