Un segreto nella storia: Hitler ha vissuto in Sud America scappando da Berlino.
Partiamo dall’inizio. Quello che tutti sanno dai libri di scuola è che Hitler è morto in un bunker dopo essersi sparato un colpo di pistola e aver ingerito cianuro assieme alla moglie Eva Brown. E i soldati sovietici hanno preso i cadaveri e li hanno cremati spargendo le ceneri sul giardino della cancelleria del Reich a Berlino.
In uno dei file desecretati della CIA per concessione di Donald Trump, custoditi dagli Archivi Nazionali Usa, si racconta che il dittatore nazista è sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale. Ebbe contatti con un membro della Cia negli anni ’50.
I file comprendono delle dichiarazioni dell’agente segreto dal nome in codice Cimleody-3.
La spia è citata in un documento, secondo il quale Cimleody-3 è stato contattato il 29 settembre 1955 da un amico di fiducia che “ha saputo da Philipp Citroen, ex ufficiale tedesco che Hitler era ancora vivo” recita il testo.
Sul file c’è una fotografia che è stata di proprietà dell’agente segreto. “Il 28 settembre 1955, l’amico di Cimelody-3 ha ottenuto la fotografia citata e il giorno dopo è stata mostrata a Cimelody-3” si legge sul documento.
Nella didascalia c’è scritto: “Adolf Schrittelmayor, Tunga, Colombia, America del Sud, 1954“. La persona accanto al fuhrer dovrebbe essere Citroen.
Per anni i russi hanno dichiarato a gran voce di avere i resti di Hitler, sebbene la versione ufficiale voglia che siano stati cremati. Gli Usa hanno sempre avuto dubbi su queste affermazioni, tanto è vero che nel 2009, Nick Bellantoni studioso dell’University of Connecticut, ha analizzato il frammento di un teschio in possesso dell’ex Unione societica, dichiarando che molto probabilmente apparteneva a una donna tra i 20 e i 40 anni ma non certo ad Hitler.