Una convenzione tra Istat, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora e Caritas italiana stipulata al fine di produrre ricerche specifiche e statistiche su qual è la percentuale delle persone senza fissa dimora in Italia, dimostra che single e stranieri camminano di pari passo. Senza un tetto stabile sulle loro spalle, purtroppo.
La prima ricerca è stata effettuata nel 2011, nei mesi di novembre e dicembre, e condotta su 158 comuni italiani. In generale la stima effettuata ha preso in considerazione circa un terzo della popolazione residente sul territorio nazionale. Lo stesso studio, chiaramente con le stesse modalità è stato ricondotto nei mesi di novembre e dicembre del 2014. Ad oggi quindi è possibile avere una comparazione, che porta risultati importanti.
I dati emersi non sono per nulla rassicuranti, anche se lievemente, il numero delle persone senza fissa dimora è aumentato. Si è passati dal 2,31 per mille dei cittadini residenti nei 158 comuni interessati (47.648 persone nel 2011) al 2,43 per mille nel 2014 (oltre 50.700 persone). Solo nel Nord-est si osserva una decrescita, dal 19% si passa al 18%. Sostanzialmente nel Nord-ovest, al Centro e nelle Isole il dato rimane pressoché invariato. Invece nel Sud cresce, la percentuale delle persone senza fissa dimora si attestava nel 2011 all’8,7% , nel 2014 la percentuale sale e si assesta all’11,1 %.
Un altro dato interessante riguarda i soggetti “colpiti” dal non avere un’ abitazione stabile. Per l’87,5% si tratta di persone di sesso maschile, poco più della metà stranieri (58,2%), con un basso livello di istruzione (dove solo un terzo delle persone coinvolte ha conseguito almeno il diploma di scuola superiore). La rilevazione delle statistiche fa notare che il 76,5% degli uomini vive da solo, senza compagna, e la metà di questi, tra l’altro, non ha mai contratto nozze. Infine anche la durata senza fissa dimora è in aumento, il 41,1% lo è da più di due anni, il 21,4% da più di quattro anni. Dati incontrovertibili che devono, dovrebbero, essere portati subito all’attenzione del nostro governo.