Kim Jong-un, il noto leader supremo della Repubblica Popolare Democratica della Corea del Nord, in carica dal 18 dicembre 2011 (giorno successivo della morte del padre), fa ancora discutere di se e dei suoi modi, conosciuti a tutto il pianeta. Di qualche giorno fa infatti la “sensazionale” video-notizia dell’esplosione della bomba ad Idrogeno, con immediato chiarimento che il test nucleare non vuole essere una minaccia, anche se comunque ha annunciato un piano di armamento nucleare che sarebbe in grado di distruggere interamente gli Stati Uniti d’America. Insomma minuzie presidenziali.
Ma chi è questo trentatreenne “Supremo Leader” o “Brillante Compagno” ? Certamente è un Presidente che continua gli affari di famiglia, infatti proprio lui sviluppò ulteriormente il programma nucleare del padre, che ebbe inizio dopo la seconda guerra mondiale, e continuò con l’ideologia dell’autosufficienza. E’ appassionato di sport, in particolare di calcio e basket, ha investito in nuove strutture sportive con un unico intento, rilanciare anche sportivamente la Corea del Nord. Kim Jong-un ogni vittoria degli atleti nordcoreani la festeggia come trionfo del popolo. Kim Jong-un è anche un pilota militare ed operatore della contraerea, e si sa quanto il Presidente tenga alle operazioni militari, basta ricordare che più volte il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha più volte sanzionato la Corea del Nord per aver effettuato diversi test nucleari. Però è opportuno ricordare anche che in Corea non è ammesso il dissenso, chi tradisce rischia la morte (si ritiene che nei gulag ad oggi siano rinchiuse circa 200.000 persone). Il Presidente del regime è anche un po’ paranoico, filtra molto ed a suo modo le notizie, per cui è davvero difficile per il resto del mondo capire cosa realmente succede in Corea del Nord. Ricordiamo le notizie più recenti, sulle quali mancano prove ufficiali, ad esempio l’uccisione dello zio di Kim Jong-un che fu fatto sbranare da cani per tradimento, o l’esecuzione con un cannone del ministro della difesa, colpevole di essersi addormentato durante un evento militare.
Ecco, un dittatore moderno, del quale forse faremmo a meno.