Così vintage da risultare, ancor oggi, irrimediabilmente attuali, i Peanuts (le più famose “noccioline” del mondo) sbarcano sul grande schermo e lo fanno nel loro nuovo formato 3D.
L’idea del lungometraggio (88 minuti di animazione) nasce dalla mente di Craig Schulz che, nel 2006, per ricordare il padre Charles M. (creatore delle celebri strisce di fumetti), deceduto 6 anni prima, propose al figlio sceneggiatore Bryan e agli Studios di realizzare un film sui Peanuts, ottenendo, peraltro, che lo stesso fosse interamente controllato dalla propria famiglia.
Presentato in anteprima mondiale il 31 ottobre a Campobasso (provincia d’origine del regista Martino), il film è uscito nelle sale italiane lo scorso 5 novembre, ovvero un giorno prima della release statunitense del 6 novembre.
Snoopy & Friends – Il film dei Peanuts funziona! La storia è scorrevole ed in essa si rivive la quotidianità di un semestre scolastico (dal torrido inverno alla calda estate) seguendo dinamiche ormai consolidate: Lucy insegueSchroeder che suona il piano,Piperita Patti viaggia in simbiosi con Marcie, Snoopy battibecca con Woodstock, mentre combatte contro il suo acerrimo nemico il Barone Rosso e Charlie Brown cerca in tutti i modi di conquistare la ragazzina dai capelli rossi con l’aiuto di Linus che, armato della sua immancabile copertina, dispensa saggi consigli.
Il film, accolto con una certa freddezza da parte della critica cinematografica, ha, tuttavia ottenuto buone recensioni da parte di Mymovies (vangelo per cinefili del nuovo millennio) che, pur licenziando uno striminzito 2,83 su un max di 5, ne apprezza la fedeltà ai caratteri, alle interazioni e ai tormentoni originali, nonché la leggerezza e semplicità della trama che sventa il pericolo di un’operazione kitch e priva di poesia.
Peggio è andata a quei Sessantottini nostalgici che, accorsi in massa al cinema, immaginando di poter rivivere la propria giovinezza, grazie alla malinconia radical chic dei nipotini di Freud, saranno rimasti di certo delusi nello scoprire che il mondo è cambiato e con lui anche le noccioline. L’esigenza di rendere appetibile la storia ai bambini del Ventunesimo secolo ha, infatti, comportato un necessario restyling delle sensibilità della serie, rivolta ad un pubblico cinematografico meno cervellotico e più abituato a farsi catturare dalla velocità delle sequenze.
La risposta del grande pubblico nostrano ancora si fa attendere, considerando che, nel primo weekend, gli incassi al botteghino si sono assestati alla soglia milione di euro, a fronte dei $ 45.000.000 registrati nella stessa due giorni americana, tuttavia non sorprenderebbe un aumento repentino di piccoli spettatori, pronti ad immedesimarsi nel bambino dalla testa tonda e la maglietta gialla con la greca nera.