E’ di oggi la notizia che l’OMS ha deciso di includere le carni lavorate nella lista delle sostanze cancerogene insieme al consumo di tabacchi.
La notizia, per chi segue costantemente argomenti riguardanti l’alimentazione, non desta molto stupore: si sa già da parecchio che le carni rosse e determinate lavorazioni non siano “un tocca sano” per la salute.
Ma facciamo un pò di chiarezza. Le carni lavorate sono alimenti che prevedono diversi tipi di lavorazione affinché diventino prodotto finito, ad esempio l’essiccazione, l’affumicatura, la salatura, la fermentazione. Sono tutti processi che alterano la materia prima al punto da farla diventare un potenziale cancerogeno.
Le carni rosse lavorate rientrano, quindi, nella lista delle sostanze cancerogene del gruppo 1 (cancerogeni certi).
Per quanto riguarda, invece, le carni rosse non lavorate rientrano nel gruppo 2 come potenziali cancerogeni.
Le carni rosse, per chi non se lo ricordasse, sono manzo, maiale, vitello, agnello, montone, cavallo e capra.
Carni rosse, cancerogeni da sempre
Il rischio di sviluppare tumori col consumo di carni rosse è tanto supportato da ricerche e dati statistici che ormai non le si poteva non etichettare come potenziali cancerogeni.
Le carni rosse sono da sempre dei cancerogeni perché è vero che ormai le carni di oggi sono alterate da ormoni, antibiotici e altre sostanze dopanti (al fine di aumentarne la massa magra e quindi il peso per un maggior profitto da parte dall’allevatore) ma anche oltre 100 anni fa è stata dimostrata la correlazione tra tumori e carni rosse nonostante non venissero fatti questi trattamenti sugli animali.
L’università di Napoli, infatti, aveva condotto uno studio diversi anni fa sulle ossa del sovrano di Aragona, al fine di capire le cause della morte e anche lo stile di vita di questi regnanti e sono state notate delle mutazioni del gene RAS strettamente correlate a un eccesso di consumo di carne rossa.
Gli insaccati anche tra i cancerogeni
Le nostre mamme non saranno contente di leggere quanto sto dicendo, avendoci dato fin da piccoli il famoso prosciutto cotto come fosse un alimento salutare e digeribile. E sebbene in parte fosse vero, in quanto ricco di proteine utili per lo sviluppo, è altrettanto vero che tutti gli insaccati contengono la nitrosamina.
La nistrosamina è una sostanza mutagena, una sostanza chimica che provoca tumori determinando la desaminazione degli aminoacidi, essa è contenuta in quantità limitate ma è sempre bene non esagerare con l’assunzione di questi alimenti.
Vegetariani oltre lo stile di vita
Dopo oggi, molti saranno ancora di più motivati a cambiare stile di vita ma non bisogna creare allarmismi.
Come in ogni cosa della vita, va sempre ricercato l’equilibrio, tutti gli eccessi hanno come risultato un’alterazione dell’equilibrio, portando negatività nel nostro organismo. Chi vuole condurre una buona vita deve conoscere il proprio equilibrio.
L’alimentazione è importante che “sia varia”, anche le carni rosse hanno le loro proprietà nutritive che difficilmente possono essere compensate da una alimentazione totalmente vegetariana.
Pertanto è bene ridurre il consumo e confinarlo ad una volta a settimana senza preoccuparsi troppo e senza sconvolgere le proprie abitudini alimentari.