Papa Francesco, non si può predicare il Vangelo dal superattico

Quante grane per la Chiesa Cattolica e il suo apostolo Bergoglio! Dopo la stangata della Corte dei Conti sull’8 mille, lo scandalo “Vatileaks 2” pare aver scoperchiato un vaso di Pandora difficile da contenere.

Per porre un freno a questo dilagante clima basso-imperiale, Papa Francesco ha deciso di intervenire tuonando, a mezzo del giornale olandese Straatnieuws, che “Se un credente parla della povertà o dei senzatetto e conduce una vita da faraone: non si può fare. Questa è la prima tentazione”. Le parole di condanna pronunciate dal Pontefice, più che un richiamo ai valori della fede, suonano tanto come una risposta alle critiche mosse al lusso sfrenato in cui vivono cardinali e vescovi e alla corruzione serpeggiante nel Vaticano e nello IOR. Difatti, più volte, Bergoglio ha insistito sulla necessità di resistere alle due più grandi tentazioni per l’uomo: la ricchezza e la corruzione, richiedendo, pertanto, maggiore trasparenza e controllo anche all’interno della Chiesa.

Nessun dubbio sulla paternità delle affermazione, dato che lo stesso Francesco, questa mattina, nel corso della consueta omelia a Santa Marta, ha ribadito il suo pensiero, pregando il Signore affinché salvi l’uomo dalla tentazione di una doppia vita e ammonendo il clero e i fedeli di mettersi al servizio degli altri e di non vivere comodamente senza onestà, come i farisei nel Vangelo.

Infine, l’intervista si chiude con la speranza del Pontefice di poter vedere, un giorno, un mondo senza poveri, frutto della lotta continua alla cupidigia, alla mancanza di solidarietà e all’egoismo dell’uomo, che generano le disparità.

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