Una volta a far discutere e magari strappare un sorriso erano i cognomi strani associati a nomi comuni. Ogni essere umano avrà, almeno una volta nella vita, letto, sentito o meglio ancora conosciuto qualche persona dal nome e cognome irriverente, come ad esempio ERA Natale, CASA Santa, DROGA Maria, FAGGIO Lino o ANZI Enza (tutti reali !!!). Immaginiamo un evidente imbarazzo per queste persone ogni qual volta dovevano presentarsi, immaginiamo anche tutte le battute spiritose che i compagni di classe dedicavano loro, ma con autoironia o un pizzico di permalosità ci si passava sopra.
Il discorso cambia quando a presentarsi, soprattutto in questo periodo, è la cittadina statunitense ISIS Anchalee, ingegnere di San Francisco, che dopo gli attentati della settimana scorsa a Parigi, ha visto oscurata la sua pagina Facebook, dove fino a qualche mese fa “caricava”, postava sul social network immagini e video con molti like, come ad esempio l’ultimo dove si esibiva danzando fra le mura di casa sua.
Adesso la professionista americana vuole tornare “socialmente” attiva, tant’è che ha addirittura inviato al centro assistenza di facebook una copia del suo passaporto per dimostrare che ISIS è davvero il suo nome. E non solo, vuole anche tornare ad essere orgogliosa del nome che il padre scelse per lei, appunto ISIS, Dea egiziana della maternità (o della fertilità). Altresì vero è che anche un gruppo islamista vorrebbe essere orgoglioso del nome dato al loro califfato, ISIS (Islamic State of Iraq and Syria), che ben poco ha da spartire con la Dea della fertilità su citata, anzi. I paradossi della vita.