Si lascia andare l’attaccante Karim Benzema, ma questa volta non in area di rigore. Dopo aver trascorso le ultime 24 ore presso gli uffici della polizia giudiziaria di Versailles, ha confessato di aver avuto un ruolo chiave nello scandalo a luci rosse che ha colpito il suo compagno di nazionale Valbuena.
Ripercorriamo brevemente la storia, le indagini erano partite lo scorso giugno dopo che il centrocampista dell’Olympique Lione aveva denunciato di aver ricevuto molte chiamate anonime che intimavano, o meglio ricattavano, il giocatore a sborsare una cifra pari a 150.000€ per non vedere pubblicato in rete un filmino hard, rubato dal suo smartphone, che ritraeva lui in atteggiamenti inequivocabili con la sua compagna.
Benzema ha dichiarato di essere intervenuto nel merito della questione, suggerendo all’amico Valbuena di pagare la cifra richiesta dai tre ricattatori, affinché il video hard non venisse caricato in rete, non quella della porta di calcio, e quindi visibile a milioni di persone. Il calciatore del Real Madrid ha inoltre spiegato che il suo consiglio voleva essere un aiuto, senza pensare che poteva invece recare un ulteriore danno. Infatti, Benzema potrebbe essere rinviato a giudizio e sottoposto a controllo giudiziario con l’accusa di complicità per tentata estorsione, dove la pena prevista potrebbe arrivare fino a 7 anni di carcere e 100.000 € di ammenda, con buona pace dell’avvocato che ieri ha dichiarato : “Benzema in questa storia non c’entra nulla”. I tre ricattatori, da diverse settimane già in prigione, rischiano un minimo di 5 anni.
Giusto per ricordare, Benzema non è novello in scandali del genere, basti pensare quando fu coinvolto, insieme ad un altro suo compagno di nazionale, Franck Ribery, nella vicenda della escort Zahia, con la quale i due vennero accusati di avere avuto rapporti sessuali con l’allora minorenne accompagnatrice.