In italia sono più di 4.500 le Startup innovative e crescono ad una velocità esponenziale: +76% rispetto all’anno scorso. La Lombardia é in testa alla classifica con 1.002 startup, seguita dall’Emilia Romagna con 536 e dal Lazio con 443.
In questi numeri sono comprese solo le startup che la normativa italiana definisce come “startup innovative”: società fondate da non più di 48 mesi, non derivanti da vendite o scissioni di aziende preesistenti, che investono almeno il 15% in ricerca e sviluppo e hanno almeno una persona in possesso di un dottorato di ricerca tra i dipendenti e hanno registrato un brevetto.
Nel 2013 hanno sfiorato le 1.300 unità ma hanno avuto un boom nel 2014.
Quattro imprese su dieci operano nelle attività terziarie legate alle nuove tecnologie, mentre il 16,7% si occupa di ricerca&sviluppo. All’interno del settore manifatturiero, la prevalenza va all’ICT, ossia a quei comparti che sviluppano la parte hardware e le altre tecnologie di base. Il 23% è attivo sul mercato internazionale mentre il 34% su tutto il territorio nazionale. Solo il 30% delle startup si muove sul mercato provinciale o regionale.
Degno di attenzione è il contributo fornito dal Mezzogiorno, di poco inferiore a quello del Nord Est e pari a quello del Centro.
VentureUp, il portale presentato oggi, promosso da Aifi e Fondo Italiano di Investimento, si pone l’ambizioso ma fondamentale obiettivo di mettere in contatto gli StartUpper e gli investitori.
On-line da oggi, fornisce informazioni utili, link, percorsi di autovalutazione, video e addirittura un’area in cui poter chattare con degli esperti. Gli startupper interessati possono iniziare un test in pochi click e avere un primo feedback. Inoltre, è presente un’area denominata Marketplace dedicata a tutte le start-up che intendono proporre un loro progetto: il sito consente di caricare le slide così da renderle disponibili ad eventuali venture capitalist interessati, con la speranza che l’interesse si concretizzi in finanziamento.
Questo è proprio il nodo principale incontrato da molti giovani, magari in possesso di buone idee, ma che non riescono ad attirare fondi o non sanno proprio da dove partire. Altre startup, invece, non riescono a fare il salto e diventare delle vere e proprie aziende.
Non a caso, delle dieci startup italiane che fatturano oltre un milione di euro, tre sono andate a cercare fondi all’estero.