Il caso esplode durante la trasmissione di Rai3 Chi l’ha visto?, una settimana fa, quando Federica Sciarelli snocciola un racconto che fa tremare i polsi di diverse donne romane. Un giovane di trent’anni, tale “Valentino T” (il suo nome di battesimo e l’iniziale del suo cognome), sieropositivo, che vive nella Capitale, a partire dal 2004 ha avuto rapporti sessuali non protetti con svariate ragazze. Sapeva di aver contratto il virus e di poter quindi trasformarsi in un untore della sua stessa infezione: ma questa consapevolezza non lo ha fermato, e anzi – a detta delle ragazze che hanno testimoniato nel corso dell’inchiesta a suo carico – spesso era proprio lui a non voler indossare il preservativo. A convincerle a intrattenere rapporti non protetti.
Chattava spesso, Valentino, e conquistava con la sua intelligenza e la sua cortesia una ragazza dietro l’altra; intratteneva con loro conversazioni brillanti cui seguivano incontri “live” pregni di galanteria. Occhi azzurri e un fascino – pare – indiscutibile, seduce molte donne: o almeno è quello che immaginiamo, se ha contagiato almeno una dozzina di ragazze… E soprattutto, se la matematica non è un’opinione come ci hanno insegnato. Già, perché, a proposito di numeri e soprattutto di Aids, ci avevano insegnato anche, i manuali di biologia e i giornali, che il contagio da uomo a donna del virus Hiv per via sessuale colpisce in un caso appena su cinquecento. 1 su 500, ripetiamo. Ora: se le cose stanno davvero così, o la fiumana di ragazze contagiate da Valentino T. è una fiumana travolta dalla sfortuna (forse, un caso unico in tutto il pianeta) o questa casistica (1 su 500) richiede delle serie riflessioni. E delle pronte revisioni.
«Ora ho un compagno e mi sposerò presto,» racconta ieri una ragazza che ha scoperto – già conscia di essere sieropositiva e in terapia da anni – di esser stata contagiata dall’aitante Valentino grazie a Chi l’ha visto?.
L’identikit del giovane, difatti, ha allertato e fatto piangere altre sei nuove donne dopo la puntata del 2 dicembre, nel corso della quale Federica Sciarelli aveva parlato dell’età e dei tatuaggi del trentenne romano.
I passi avanti della farmacoterapia, per quella che resta una grave infezione cronica, sono tali da garantire una vita quasi «normale» – a testimoniarlo è ancora questa giovane donna rimasta nell’anonimato durante la trasmissione di Federica Sciarelli – ai malati di Aids. Ma di Aids si continua a morire.
«Il fardello che di cui i media stanno caricando questa storia è molto pesante», sostiene l’avvocato di Valentino T, suo amico da prima che fossero avviate le indagini, e che lo descrive come un giovane tranquillo e quasi ordinario, garbato, più incline a una tragica leggerezza che a un proposito crudele: quello di seminare panico e Hiv nelle vite delle sue donne.
Chiunque avesse avuto scambi sessuali non protetti con un ragazzo dagli occhi azzurri di nome Valetino, oggi trentenne, a Roma può contattare il numero verde, fornito a “Chi l’ha visto?” dall’Istituto Superiore della Sanità: 800 861 061.