Chissà quante potenziali medaglie olimpiche sono sparse in Italia inconsapevolmente.
Arriva dal Comitato Olimpico internazionale (Cio) una sorprendente novità: i videogiochi potrebbero diventare una disciplina olimpica.
L’annuncio in un comunicato da Losanna proprio del Cio che cita specificatamente gli E-sports come “attività agonistica”.
“Gli e-sports competitivi” si legge, “possono essere considerati un’attività sportiva, e i giocatori coinvolti si preparano e allenano con un’intensità che può essere paragonata a quella degli atleti delle discipline tradizionali“.
Dunque le ore trascorse dinanzi al video potrebbero fruttare presto al vostro amico/figlio una gloriosa medaglia olimpica, forse addirittura dai giochi di Parigi 2024 dove i videogiochi potrebbero essere “ospitati” già per una dimostrazione.
Analizzando seriamente la questione, il comitato internazionale ha precisato che per essere pienamente riconosciuti dovranno comunque rispettare i valori olimpici e dotarsi di strutture per i controlli antidoping e la repressione di fenomeni come le scommesse. In tal senso è fondamentale un lavoro congiunto tra le varie federazioni sportive, le industrie di videogiochi e gli enti di controllo.
Nel modo sono oltre due miliardi i praticanti e già da 17 anni vengono disputati i World Cyber Games dedicati appunto “agli atleti della consolle”, inoltre i videogames di tipo sportivo faranno già parte del programma dei prossimi Giochi Asiatici in programma in Indonesia nel 2018.