Scienza

Scoperte potenzialità farmacologiche nelle sostanze psichedeliche

Un potenziale farmacologico nelle sostanze psichedeliche usate per creare ecstasy ed lsd: è questo il risultato della ricerca condotta da un team di scienziati guidato da Stevens Rehen, docente dell’ Università federale di Rio de Janeiro. Rehen e la sua equipe erano già noti all’opinione pubblica per essere stati gli artefici del “mini cervello in provetta“. I ricercatori sono riusciti a ricreare in laboratorio diversi cerebri umani in miniatura, che sono stati poi fatti interagire con le molecole psichedeliche.

Lo studio ha dimostrato che le sostanze allucinogene, non solo sono in grado di apportare migliorie all’apprendimento e alla memoria, ma sono anche capaci di proteggere i neuroni da infiammazioni e neurodegenerazioni. Le molecole introdotte nelle coltivazioni di minicervelli sono state estratte dal veleno di un rospo che vive nel deserto di Sonora tra Messico e Stati Uniti e da alcune piante. Sono conosciute in chimica come gruppo 5-MeO-DMT.

Gli scienziati, grazie agli esperimenti sui mini cervelli, hanno notato che queste sostanze, nel momento in cui interagivano con i neuroni erano responsabili dell’alterazione di mille proteine. Gli effetti sulle proteine sono stati principalmente due: mentre quelle coinvolte nel processo dell’apprendimento e della memorizzazione si moltiplicavano, le proteine responsabili dell’ infiammazione e della degenerazione delle cellule cerebrali decedevano.

“Il nostro studio evidenzia ancora una volta il potenziale clinico nascosto di queste sostanze che sono sottoposte a restrizioni legali, ma che meriterebbero maggiore attenzione da parte della comunità medica e scientifica” ha dichiarato Rehen sulla rivista Nature, dove è stato pubblicato il lavoro.

Non è il primo studio condotto sulle sostanze psichedeliche  che potrebbe permettere una loro “riabilitazione medica”. Nel 2015 al British Medical Journal arrivò una petizione sottoscritta da diversi scienziati di spessore per chiedere di far uscire dall’illegalità i funghi allucinogeni, meritevoli di avere proprietà benefiche volte alla cura di ansia e depressione.

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